Periodo Meccanico
Negli anni ’70 la pittura di Petros è dominata da congegni meccanici, da macchine spaziali, da grifi, da totem tecnologici, quali metafora dell’allarmante situazione dell’uomo, sopraffatto dalle forze da lui stesso sprigionate e che non è più in grado di controllare. Metaforfosi figurali che si scontrano, si incastrano, sia aggregano.
“crea una atmosfera di instabilità e di perplessità nella quale vive quotidianamente l’uomo contemporaneo in un vortice perenne di progresso e distruzione ” Kostas Seresis
“solleva remininiscenze di antiche civiltà dentro il tessuto della cultura contemporanea” Marco Valsecchi
“le macchine mi affascinavano, il loro pulsare aveva qualcosa di vitale: la macchina oggetto creato dall’uomo viene a sua volta ad assumere un’altra specie di creatività, di perfezione che l’uomo non è in grado di raggiungere. Marino Marini, che veniva spesso a trovarmi era come me attratto da quelle sculture vive che si muovono e parlano” Petros
Maratona spaziale
Leonchimera