Petros “Testa di Socrate” olio su tela 69 x 49,5 1990

La ratio seriale di Petros Papavassiliou: dall’Arte Greca a Andy Warhol

La ratio nella pittura di Petros Papavassiliou potrebbe essere spiegata attraverso l’opera Testa di Socrate: una forma metamorfica surrealista, con vaghe reminiscenze dell’Informale Europeo, in particolare di Jean Fautrier, rivela un meccanismo dettagliato ed ingegnoso, seriale che genera processi innovativi. Tale meccanismo presente nelle molteplici opere, suddivisibili in aree tematiche, non è base di ripetitività, ma di singolarità. Salvatore Settis nella recente mostra Serial Classic/Portable Classic ha provato a sfidare i pregiudizi inerenti alla serialità dell’arte classica, ritenuta iterativa e portatile. A tal proposito nel catalogo dell’esposizione scrive: “L’arte classica (greco-romana) ha questo di supremamente originale: per generazioni, per secoli ha concentrato ogni energia nella creazione di modelli ripetibili e capaci di incarnare valori collettivi. ‘Originale’ in quanto corale, l’arte greca lo è anche perché supremamente esemplare […]. Nel medesimo catalogo Maurizio Ferraris con il saggio Il discobolo e la Brillo Box dimostra come la serialità non privi l’arte della sua aura, ma invece l’accresca. Afferma infatti: “Esattamente come la Pietà di Michelangelo (e diversamente dall’orinatoio o dallo scolabottiglie di Duchamp) la Brillo Box è fabbricata per essere un’opera. Lungi dall’essere un oggetto trovato e messo in mostra con un gesto nichilistico, è al contrario e letteralmente (visto che se ne aumentano le dimensioni) la magnificazione di aspetti della nostra vita, della vita della società di massa e della pubblicità (con le zuppe, le dive, i potenti mezzi televisivi)”. Attraverso questi studi si evince dunque come la serialità manifesta nella classicità sia continuata anche nella modernità, non solo nelle opere di Giorgio De Chirico o di Andy Warhol, ma anche in quelle di Petros Papavassiliou. Il pensiero dell’artista è emblematizzato non solo dagli Omaggi a De Chirico, ma anche dai dipinti dedicati ai filosofi greci in mostra, indicando come dall’Anabasi nella tradizione classica derivi l’innovazione, realizzando in questo caso una tipologia di surrealismo razionale inedito.

                                                                                                                                        Ginevra Addis