Petros ha sempre prediletto cicli di opere, piuttosto che opere singole, partendo da un tema per investigare ogni sua variazione quindi tutte le possibilità che l’idea offre all’intelletto, lasciando all’estro creativo l’individuazione del momento in cui dovrà fermarsi.
Petros “Periodo meccanico” (anni ’70)
Negli anni ’70 la pittura di Petros è dominata da congegni meccanici, da macchine spaziali, da grifi, da totem tecnologici, quali metafora dell’allarmante situazione dell’uomo, sopraffatto dalle forze da lui stesso sprigionate e che non è più in grado di controllare. Metaforfosi figurali che si scontrano, si incastrano, sia aggregano.
“crea una atmosfera di instabilità e di perplessità nella quale vive quotidianamente l’uomo contemporaneo in un vortice perenne di progresso e distruzione ” Kostas Seresis
“solleva remininiscenze di antiche civiltà dentro il tessuto della cultura contemporanea” Marco Valsecchi
“le macchine mi affascinavano, il loro pulsare aveva qualcosa di vitale: la macchina oggetto creato dall’uomo viene a sua volta ad assumere un’altra specie di creatività, di perfezione che l’uomo non è in grado di raggiungere. Marino Marini, che veniva spesso a trovarmi era come me attratto da quelle sculture vive che si muovono e parlano” Petros
Petros “I Presocratici” (anni ’80)
Nel ciclo delle opere degli anni ‘80 ispirate al pensiero dei filosofi presocratici, Petros ritrova la sua connotazione più significativa. Quel balenare di forma che stanno sempre per diventare qualcos’altro, nella loro costante trasformazione impercettibile e improvvisamente definitiva che conduce ogni essere dalla nascita alla morte, sia esso pianta, animale o uomo.
“Che altro è la pittura di Petros se non un inno perenne al “Ta panta rei” di Eraclito” Roberto Sanesi
Petros e i Presocratici approfondimenti
Petros “Bestiére” (anni ‘90)
Petros ha sempre indagato contemporaneamente nel mondo vegetale, animale e antropologico. La serie del Bestiére degli anni ’90 ripropone forme polimorfe misteriose fluttuanti e flessuose tra luci policrome, apparizioni in costante metamorfosi, allusione perenne all’energia vivificatrice e trasformatrice dell’universo.
“Sirene Cosmiche” (1996-1998) Omaggio a Elytis e Alexander Iolas
Petros nel maggio del 1998 dedica la sua mostra personale al Palazzo Comunale di Corfù (Grecia) all’amico premio nobel della poesia greca Odisseo Elytis e al gallerista Alexander Iolas, nella quale vengono esposte le opere “Sirene Cosmiche”.
Petros “Entelechie” (anni 2000)
Negli anni 2000 la produzione di Petros continua a riservare sorprese: dalle grandi Enelechie dalla parola coniata da Aristotele per significare la miracolosa potenzialità inseta in ogni seme, che lo porta verso la sua forma definitiva, ai “messaggi dallo spazio” sorprendenti composizioni che utilizzano materiali vari, oltre la pittura.
Petros “Omaggio a De Chirico” (2005)
L’amicizia di Petros con Giorgio De Chirico, durò fino alla sua morte. Molte cose li accumunavano: entrambi nati in Grecia, Petros ad Atene, De Chirico a Volos in Tessaglia. Entrambi frequentarono il politecnico di Atene, entrambi lasciarono presto la Grecia e soprattutto entrambi godettero della amicizia del famoso gallerista Alexander Iolas e del critico Raffaele Carrieri.
Dopo la morte dell’amico nel 1978, Petros volle ricordarlo negli anni 2000 in alcune opere dove si ritrovano tutti i temi propri di De Chirico, i manichini, le colonne, gli edifici con porticati, ma tutto assemblato in modo assolutamente nuovo e stupefacente.
Gallery “Omaggio a De Chirico”
Petros “Le Kariatidi” (2009-2010)
Serie di grandi dipinti omaggio alla città natale Atene, all’Acropoli con la “Loggia dell’Eretteo. Petros canta in questi dipinti un inno alla donna eterna: la ninfa vergine, la sposa desiderata, la madre feconda, la matrona possente: le curve dei corpi, forme di liriche femminilità, come vasi pandorei che racchiudono tutti i beni che la natura ha donato alle madri degli dei e degli uomini.
“Petros ha immaginato la furia femminile di quelle splendide donne scolpite che improvvisamente si spogliano e assumono i colori, il profumo, le forme sinuose e il sapore inebriante della carne vera. E raccontando la loro rabbiosa protesta contro la prigionia della sorella e degli altri mutilati frammenti che furono sottratti (rapina culturale) da Lord Elgin, che sono in mostra al British Museum di Londra, e che gli inglesi non vogliono restituire al museo dell’Acropoli di Atene. Le Cariatidi si spogliano con la veemenza della sfida, e offrono all’ammirazione di chi le guarda i loro sessi vivi e palpitanti, esibendoli in una specie di protesta silenziosa. Quasi uno standing di muta ribellione, che terminerà quando la mutilazione verrà riparata” Antonio Ferrari
Gallery e approfondimenti “Kariatidi”
Petros Omaggio a Platone “Le radici celesti” e “Dialoghi di Platone”
Petros rimase folgorato dalla frase del Timeo di Platone: << … quella specie di anima che è in noi … risiede nella parte superiore del nostro corpo … giacché noi siamo piante celesti e non terrestri …>>. In queste opere contrassegnate da misteriose forme stimolate da trasparenti vibrazioni luminose, Petros intendeva rappresentare il mondo delle idee che continuano a balenare nel cervello dell’uomo insieme a ricordi, ansie, speranze, domande senza risposte. Nel gioco appassionante dell’<<esistere>> unito all’appassionante della ricerca dell’ <<essere>>.
Omaggio a Platone “Radici Celesti” e “Dialoghi di Platone”
Petros “Omaggio a Liszt” (2008)
Petros in occasione del International Liszt Festival che si è tenuto sul Lago di Como presso Grand Hotel Villa Serbelloni dal 16 al 28 ottobre 2008 ha realizzato sette opere “Messaggio dallo spazio” dedicate al compositore Franz Liszt che si ispiro e compose per diverso tempo proprio a Bellagio. “La continua ricerca di nuovi linguaggi di Petros rievoca la sfrenata ricerca di Liszt, in un romanticismo che li accomuna, per dire una cosa nuova, necessità di entrambi mai appagata, per nostra fortuna” Nikolaos Velissiotis
Omaggio a Leonardo
Gallery Omaggio a Leonardo da Vinci e Botticelli
Omaggio a Saffo
Tecniche miste
Le tecniche miste su carta giapponese, rappresentano le prime scariche della creazione di Petros, spesso bozzetti e ricerche tematiche alla base delle grandi pitture ad olio tra gli anni 80 e 00.
Gallery Tecniche miste su carta giapponese
L’opera Grafica
L’opera grafica di Petros copre l’intero periodo, dagli anni cinquanta caratterizzato dalla formazione sulle tecniche di incisione e disegno presso l’Accademia delle Belle Arti di Atene (1951-1956), agli anni duemila, con evidenti punti di contatto in parallelo alla produzione pittorica come evidenziato in “Petros Opera Grafica – 2006″ e ” “L’opera grafica di Petros Papavassiliou dalla fine degli anni cinquanta agli anni novanta”- 2016.
“Gallery “Ulisse” e Opera grafica
Petros “Le Chimere” (1970-1973)
L’opera grafica delle Chimere, comprendente 15 xilografie incise tra il 1970 e il 1972 con bulini su legno di bosso, segna il momento evolutivo di Petros con il netto distacco dalle precedenti rappresentazioni figurative. Il critico Luigi Cavallo nell’introduzione del catalogo del 1973 ben rappresenta questo nuovo linguaggio artistico: <<I racconti di Petros seguono un percorso estemporaneo e complesso, per aforismi, con lampi improvvisi, ci parlano di grifi, di macchine-uomo, di apparecchi animali che possono fermare per un attimo o per sempre il corso del tempo. (…) Petros ha cercato una struttura di immagini che nascono in luoghi composti di metallo e pietre dure, si respira un’aria svagata e si ritrovano oggetti dimenticati in qualche anfratto della memoria>>. E’ l’inizio della nuova stagione pittorica surreale-astratta definita “Epoca Meccanica”, caratterizzata dall’abbandono delle forme realiste senza mai tuttavia evolvere verso il totale astrattismo.
Petros “Le Olimpiche di Pindaro” (2004)
Petros in occasione delle Olimpiadi del 2004 in Atene ha voluto trovare le origini e “rivisitare” le Olimpiche di Pindaro”, universalmente riconosciuto come il più grande poeta lirico della Grecia antica, con i suoi “Epinici”, canti per le vittorie riportate nelle gare sportive.
Petros “Le Olimpiche di Pindaro” Atene 2004
“Il Mondo è Uno” quadro metamorfico
“Il Mondo è Uno” quadro scomponibile
Autoritratti
Ritratti dell’artista Petros
Ritratto di Petros – Evangelos Moustakas
Petros autoritratto elaborato dall’opera di Evangelos Moustakas
Scultura realizzata con Petros come modello
Ritratti
Ritratto dell’editore e collezionista Italo Grandi
Affreschi
Affresco ovale portatile
Sculture